
L’importanza del consumo di frutta secca per i bambini
Se “la salute -come dicono- si impara fin da piccoli”, di sicuro un apporto adeguato di frutta secca sin dall'infanzia è un ottimo inizio per costruire delle buone basi e fornire una ricarica di importanti nutrienti!
Troppo spesso la frutta secca, eccetto che in momenti quali il Natale o banchetti di altro genere, tende ad essere dimenticata: un vero peccato se si pensa alle innumerevoli proprietà e ai nutrienti dei quali è ricca. In particolare possono essere presenti in quantità diverse a seconda del tipo di frutta secca, micronutrienti quali vitamina B ed E, sali minerali (tra cui magnesio, potassio, ferro, rame, fosforo e calcio), fibre che favoriscono il senso di sazietà e grassi vegetali “buoni, che aiutano a prevenire l’infiammazione dell’organismo e, se sostituiti in parte ai grassi saturi (“cattivi”) aiutano a tenere sotto controllo il colesterolo.
Per queste sue caratteristiche nutritive, la frutta secca rappresenta una valida alternativa oltre che per gli adulti, anche per i bambini. Noci, ma anche mandorle e nocciole possono sicuramente contribuire a un corretto sviluppo dei bambini e a seguire una dieta equilibrata.
In un convegno di UniSalute dal titolo “La salute si impara fin da piccoli”, i pediatri presenti hanno infatti evidenziato l’azione protettiva della frutta secca sul metabolismo dei bambini, ma anche azione di sostegno per sistema nervoso, muscoli, sistema immunitario e fegato (1).
Ciò nonostante, spesso, i genitori tendono a non introdurre, al momento adeguato rispetto all’età, la frutta secca. In realtà, ad oggi, non esiste un’unica direttiva da parte dei pediatri: alcuni preferiscono consigliare alle mamme di introdurre la frutta secca nell’alimentazione del bambino in un periodo successivo al primo anno di vita, altri quello successivo al secondo anno. È peraltro raccomandata un’anamnesi allergologica della famiglia per rilevare eventuali positività di allergia. Se quest’ultima è presente, anche per un solo tipo di frutto, è consigliato non introdurre questa categoria di alimenti prima dei 3, anche 4 anni di vita.
Qualora la frutta secca venisse introdotta al compimento del primo o secondo anno di età, è consigliato proporla al bambino macinata finemente o meglio ancora come componente di, ad esempio creme, frullati, biscotti, yogurt. Solo quando il bambino avrà imparato a deglutire e masticare perfettamente (dopo i 3-4 anni) potrà essere proposta intera.
Riferimenti
https://blogunisalute.it/salute-bambini-convegno-unisalute/
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